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ho dimenticato in che modo si dimentica

di Giuseppe D’Abramo
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Pubblicato il 04/09/2013 09:22:40

ho dimenticato

in che modo si dimentica

seduto qui

vicino a una lampada guasta

vicino a un tavolo mangiucchiato

silenziosamente, bestialmente

legato alla carcassa di ieri

con uncini di ferro nel muro degli occhi

mentre l’unica cosa saggia da fare

mi sembra continuare

a scherzaci sopra

o uscire per prendere una boccata d’aria

oppure aspettare

e augurarmi che sia

rimasto del vino nel mio bicchiere

perché questo a volte conta

ben più

delle ragazze

di un tetto

di un lavoro

di tutto ciò che ti aiuti ad essere

un po’ più forte

e distaccato;

fa parte del gioco e non c’è

da meravigliarsi

se i topi ci rimetteranno i denti a furia di ridere

se l’amore è così lontano dalla verità

come gli eroi delle saghe

no, non c’è affatto da meravigliarsi!

se gli angeli crepano trascinandosi per frontiere esplose

dentro allegre vasche bagno

mentre qualcun altro lì fuori

distrugge il mondo

lo violenta

lo pugnala

lo sventra

distrugge il mondo

distrugge il mondo

e si rade il mattino dopo

e tira su le tapparelle

per fissare le sue vittime

e beve un succo di frutta

contando i soldi

e prepara lo stufato

come se nulla fosse,

come se tutto… tutto questo rientrasse

nei limiti della normalità.


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