Pubblicato il 01/01/2020 22:39:18
La mia poesia per i giorni di festa e i giorni qualunque e io che faccio esperienza dello stare al mondo: onda che si infrange sullo scoglio, terra e acque, generazione di poeti, nessun tempio nessuna musa. L’ orizzonte lontano indecifrabili i segni, descrivere il mio mondo, quando io ti conosco da tempo, oltre, quando ne sapevamo quanto adesso con più fiducia però, ancora certo non capivamo che il mondo è tutto dentro, volevamo senza saperlo, da dove partissero i sogni, pensavamo che l’ombra fosse di noi stessi che non ci seguisse non per caso, obliquamente non sapevamo di vedere per questo il mondo ci appariva discosto un po' più in là raggiungibile domani. Un passo indietro per andare avanti, eppure ogni passo ti porta più in là, anche di traverso, anche girando in cerchio, non sei più tu neppure io.
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