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vincenzo ricciardi
- 28/05/2015 11:21:00
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complimenti, bravo, zero compiacimenti, zero ammiccamenti, lessico denso, trama fitta, qualità poetica, bravo
Andrea Scarpini
- 07/04/2015 20:15:00
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Mi hanno incantato la Fede ed il mistero che traspaiono in ogni tuo verso, mi sono trovato fisso e ancora incantato a cercare di capirne il vero significato... Mi sono poi letto i commenti dei tuoi amici e lettori, utili anche a guidarci nella rilettura del libro. Aggiungo solo un caldissimo abbraccio ad Anna, per la strepitosa bellezza delle sue due fotografie.
Luciano Nanni
- 03/04/2015 09:32:00
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Conosco questo autore avendo recensito alcuni suoi libri. Con questa raccolta – difficile per il soggetto religioso poiché si corre rischio di cadere nella retorica agiografica – egli perviene a esiti spesso eccellenti per sintesi e originalità. Un passo come “grande acqua dei morti” vale un’intera composizione. Perfettamente riuscita anche la lirica “Gesù Nazareno”. In alcuni versi ci vedo anche, ma non son certo, un pizzico di ironia.
robertoperrino
- 02/04/2015 20:19:00
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Un bellissimo regalo di Pasqua, non cè dubbio! Grazie Gian Piero. Buon passaggio Amici!
francesca luzzio
- 02/04/2015 19:40:00
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Dio e luomo, luomo e DIO, in un rapporto simbiotico di peccato e di amore che trova nella passione levento chiave della salvezza e della redenzine
Franca Alaimo
- 02/04/2015 18:30:00
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G.P. Stefanoni, come già in altre raccolte,fa della scrittura poetica il luogo del suo sentimento religioso, che sottrae, però, ad ogni rischio retorico o pietistico - così frequente in una simile materia- grazie ad una partecipazione vibrante ma non debordante, ad unattitudine del pensiero che storicizza il tema religioso e ad un uso molto ricercato e personale del linguaggio. La breve raccolta ruota intorno al tema dellerrore umano e del perdono divino come poli allinterno del quale si iscrive ogni vita umana che sappia relazionarsi con il suo Creatore. Ma soprattutto su quel mistero grandissimo che non è solo lincarnazione del Verbo, ma la sua passione e,ancora di più, la Resurrezione di Cristo dalla morte, promessa infinitamente amorosa e scandalosa di Dio. La scelta delle foto, fra laltro molto belle, ricorda ai lettori il tempo liturgico della Passione.
Mariella Bettarini
- 02/04/2015 18:14:00
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Grazie, caro Gian Piero, di questo tuo prezioso DONO pasquale. Ne avevamo (ne abbiamo) tutti quanti bisogno. Un grande, vivo augurio di serenità e pace da parte dellamica Mariella
Eugenio Nastasi
- 02/04/2015 13:21:00
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Quella di Gian Piero Stefanoni, nel mannello di poesie proposte, è una voce legata allantico campo della poesia religiosa, ma, nello stesso tempo, londulato tempo della sua parola poetica immette anche, nella febbrile storia degli uomini, il passaggio a una fede che dovrà risolvere il drammatico problema della vita nella pazienza di essere lieti e nellintraprendenza di essere capaci di misericordia:"Forse non lo sai è proprio qui/ fra chi supplica morte - tra chi in te si riconosce/ quella salvezza sempre che viene dal perdono". Ed è nella carrellata delle dediche che sintona il proposito che traduce nei versi la possibilità stessa del cantare, insieme alla gloria dei santi, il mondo di chi, montalianamente, ancora sta da questa parte della riva chiamando per nome i sentimenti umani e risvegliando pudica e veritiera una richiesta di azione morale. Bellissima, perentoria nella segreta meditazione, lode mariana di chiusura, dove leggo di là dalla citazione agli eventi noti, la purezza dellistinto poetico e la sovranità della riflessione.
Emilio Capaccio
- 01/04/2015 18:11:00
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Caro Gian Piero, ti vanno i miei apprezzamenti più sentiti e sinceri. Versi precisi e nitidi, intagliati nella forma più fulgida, né troppo, né troppo poco. Una sapienza del verso e una chiarezza e un "humus" poetico come pochi. Ho apprezzato i temi e al contempo i suoni e larmonia dellargomento.
Felice Pasqua.
Un caro saluto.
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