Pubblicato il 29/06/2009 19:58:30
CANZONE DELLA SUA TERRA
Giorni d’estate ,una pioggia fitta per le strade deserte ,non c’è nulla che arresta questa malinconia , una lancia spezzata, una giostra di bimbi ,si smorza la voce , si spegne una luce chiusa dentro di noi . Sulle colline tra i boschi sapienti ,sopra la folta chioma della città , vagabondi assopiti che sognano di vincere, di cambiare la propria esistenza . L’estate colora le parole, brucia i timidi sentimenti , i lunghi silenzi , la voglia di un dialogo. L’estate che conosce le sconfitte d’ognuno , che culla e matura il grano nei campi , che rende oscuro il pallido viso , che ti lascia ridere senza un perché in riva al mare. Proseguendo nel proprio cammino , manifestando , marciando , aspettando natale ogni cosa è una breve visione un tuffo fra l’onde rincorrendo un ricordo , nuotando giulivo tra una flotta di navi . Estasiati in pigri pomeriggi illuminati da una ragione ai limiti della follia , quasi sull’orlo d’una crisi di nervi , in bilico tra il bene e il male , tra la realtà e la finzione l’eco d’un canto di libertà , il sole ,il carro d’Apollo che solca nel cielo. Giorni d’estate, giorni speciali , un traguardo lontano una musica dolce ti conquista l’animo , fuggire, pregare chiudersi a chiave in casa ed aspettare che finisca quest’altro inferno . Si alza nell’aria un solo grido, si alza nell’aria una bandiera seguita da un popolo intero , giovani e vecchi , domani saranno tutti morti , ma quell’urlo rimane come un momento crudele ,una ferita che non guarisce in una ennesima estate sporca di sangue innocente . Una nave entra nel porto sepolto a prua canta il mozzo la canzone della sua terra.
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