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Rimpianti/Uomo

di Davide Rocco Colacrai 2
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Pubblicato il 23/02/2008


Rimpianti/Uomo


Un giorno
Per caso
Nella penombra
Della tua stanza
Ti guardi allo specchio
E non ti vedi più
Non ti riconosci affatto
Solo sensazioni
Indefinite
Vedi un’ombra
Soltanto
Confusa
Che riflette lì
Davanti a te
Un uomo
Si
Un uomo
Un uomo
Che
Ha perso
Se stesso
Un lontano giorno
Di quello che fu
E non si è ritrovato
Più
Un uomo
Che
Per fuggire dal passato
Si è messo a rincorrere il futuro
Freneticamente
E non sa
Che cosa ne è
Del presente
Un uomo
Che
Si sente a pezzi
Completamente
Per il vissuto
Per quello
Che non è riuscito a volere
E per tutto ciò
Che non ha osato chiedere
E che ha perso
Una volta per sempre
Come polverizzato
All’istante
Un uomo
Che
È stato debole
Nell’essersi rassegnato
A quello che non è
Il suo destino
Ma solo un incrocio
Della Vita
Al quale passare
Decisi
Puntando dritto
Verso la prossima meta
Un uomo
Che
Ha passato
Le ore
I giorni
E i mesi
A guardare il bianco soffitto
Unico appiglio
Della sua
Disperazione immensa
E del suo
Sentirsi profondamente un fallito
E a percepirsi come morto
Con un corpo
Abbandonato lì
Al caso
Nella solitudine dimenticata
Dal mondo
Indifferente
Vergine alle tentazioni
E motivo del suo
Più duro disprezzo
Un uomo
Che
Ha sempre sbagliato
Nei pensieri
E nelle parole
E nei gesti
E che
Per questo
È stato castigato
Una volta per tutte
Ma ingiustamente
Un uomo
Che
Nonostante tutto
Un cuore
Lo ha
Ma non riesce ad usarlo
Perché c’è la paura
Si
La paura
La paura
Di conoscersi
Per la prima volta
La paura
Di sapere
Per la prima volta
La paura
Di amare
Per la prima volta
Perché lì
In quel punto che
Ognuno di noi
Tiene ben nascosto e difeso
Dalle aggressioni esterne
Esattamente lì
Nel centro
Dell’essenza
Della nostra vulnerabilità
Ci sono numerose ferite
Che hanno messo profonde radici
Nell’anima
Ferite
Che nessuno
È riuscito a rimarginare
Nessuno
Men che meno il tempo
Che è tutto
Tranne che
Fedele alleato
E sincero guaritore
E poi
Quelle stesse ferite
Come delle vere puttane
Tengono sotto braccio
I loro uomini
I rimpianti
Inesorabili accompagnatori
Dell’uomo
Che un passato
Ce l’ha
E poi
Poi
Quanto rancore
Quanta condanna
Quanto dolore
E quanto desiderio
Di rivincita
Conclusiva
Un’attesa
Che sembra non finire
Mai
Un’ossessione
Che vive
Nelle viscere più profonde
Ma
Nel frattempo
Gli anni passano
E quell’uomo
Sarà sempre lì
Nello specchio
A riflettersi
Nella confusione
Delle tue calde lacrime
Che ti inondano
Le guance
In penombra
Mentre ancora una volta
Il presente ti sfugge
E le mani
Le tue stesse mani
Ancora vergini
Stringeranno solo l’aria
Consumata
Della tua stanza
E ti fa compagnia
Il rumore della pioggia
Soltanto.





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