Pubblicato il 22/06/2014 16:34:27
ALL’OMBRA DI UN FAGGIO Abbandonarsi al fluire delle idee ,nello strido delle rondini , riposare all’ombra di un faggio . “Forse tutto è già inutile, come l’incerto dire , assopito tra le braccia della morte natura, dondolandosi cullati dal vento, oltre ogni limite, oltre ogni scrivere , trasformare la propria esistenza in sublimi versi , entrare in simbiosi con ogni cosa circostante ,divenire sole, acqua, monte, albero, dissetarsi alla fonte della eterna giovinezza “. Futile cosa l' amore a volte non dona nulla che già tu non hai, ti cambia nel passare del tempo . Tradito da una falsa libertà , interrogandosi perché si e giunti a tanto ,perché l' amore non ti ha salvato e così per caso in un giorno qualsiasi perdersi nella comune storia degli uomini . Divenir per un attimo quest' acqua, questo vento, questo canto, divenire questa beltà , sorella lasciva e sciancata ,sorella di oggi e di ieri , morte che comanda angeli e demoni che non si acquieta mai, non tramuta nulla in gioia. Piccolo peccato che pesa sulla propria coscienza. E la musica continua a regale momenti incredibili a cambiare la sorte d' ognuno. Morte eterna amica di mille battaglie ,figlia del suo tempo ,della vittoria e della sconfitta, figlia del domani , di oggi, reietto, morte vado cercando come un ossesso e preso nel vortice della follia vorrei sconfiggere l' iniqua speme ,la perdurante lasciva malvagia sorte che m’ insegue. Umano lasciarsi andare, liberarsi nell' aeree puro ,scindere l' infamia dalla vergogna ,sradicare la mala tempora. Ore e ore solitarie , represso soffrire, essere o non essere , trasmigrare non giungere mai al luogo prefisso. Giorni crudeli taglienti ,pellegrini attimi che non donano nulla, dal doppio viso , dalla doppia vita, figli , padri , vittime e carnefici ,simile allo scoppio di un petardo che esplodono nel cielo , illuminante la notte. Urla disperate escono dalla bocca dei vicoli , il grido delle madri rimaste sole, tutto rifluisce in un angusto sistema, un fuorilegge gioco ,un utopia in cui il bene soccombe alla realtà e chiede di ritornare indietro ma a nulla serve, tutto è compiuto, tutto termina . Amore che mai tramonta , ascoltando le parole che ti sussurra il vento nell’animo , così si conclude in fretta spesso l’inusuale viaggio intrapreso e con esso il senso della propria breve esperienza.
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