Pubblicato il 28/12/2009 21:14:53
Luccicano nel buio le luci natalizie come cuori solitari palpitano all’unisono sui balconi delle desolate periferie. Per strade deserte che ti conducono ove ogni cosa diviene dolce, tra sentieri di sughero, sui monti di marzapane tra schiere d’angeli in un angolo del cielo che brilla alla luce del mistero che fugge e mai si spegne, nelle fragili passioni bagnate dalla fitta pioggia. Misera la vita dei pastori lungo le brulle colline di cartapesta, tra paesi e strade che conducono lontano in un luogo segreto ove si dialoga di sentimenti, dei colori dell’essere e del divenire. Cala la notte con le sue ragioni, in molti ritornano a casa a contare gli affetti le loro pie illusioni ed il vivere è men duro con un sogno sotto il cuscino. Per le strade illuminate vaga lo spirito d’un nuovo natale. Il cielo oscuro copre il corpo infreddolito della natura ignuda. Tra i brulli boschi intorno ai fatui fuochi nelle radure silenziose la danza dei fauni cornuti. La magia delle cose addolcite dal gelido canto dell’inverno, accompagna il bruno carro trainato dei buoi guidato dal villano ubriaco che non farà mai più ritorno a casa. Di questo eterno e immemorabile noumeno che cresce come una pianta verso l’universo stellato dei tanti errori, delle tante cose assaporate in silenzio. Questa vita nasce e prende forma dalle mani d’un triste artefice. Le luci in lontananza sembrano richiami d’amori. Una dolce nenia accompagna la vita e la morte. Quanta tenerezza, ogni cosa svanisce insieme a ricordi e grandi imprese. Andare di luogo in luogo alla ricerca d’un messaggio di pace, d’un incontro con verità comuni. E l’amarezza si scioglie nel fondo di un bicchiere di vino. Nell’udire il canto dei cherubini, il suono delle zampogne stridule nell’aria fredda, sera d’annunzio della lieta novella. In quel pacco ornato con un bel fiocco ci sono nascoste tante speranze, tanti sogni, giorni e guerre mai concluse. Misero l’andare ignoto tra i vicoli lunghi e lucenti il credere rende santo il proprio vivere. Nel nome e nell’onore, nella gioia e nella sventura in ogni altro colore, l’amore trionfa alfine sempre sul dolore.
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