Come era facile prevedere, la riunione/fiera/mercato/indecente show organizzato e orchestrato da Trump, già autore di una edizione di Miss Universo e altre scempiaggini abissali (quando non reati) è finita in una enorme bolla di sapone e, come tutte le bolle di sapore, è esplosa in faccia a chi l’ha gonfiata e relativi astanti.
Non ci sarà nessun incontro né a due, né a tre, né a tutto il cucuzzaro dato che nessuno è animato da una vera volontà negoziale e l’unico interesse in ballo è quello – per Trump – di vendere armi e per gli altri di usarle nell’illusione che servano a risolvere qualcosa. Anche questa è tuttavia previsione facile: non risolveranno nulla. Prima o poi Putin risolverà la guerra e poi verrà a dirci: volevate la fine della guerra? Bene, l’ho fatta finire. Come nel ’45, quando gli Usa conclusero a seconda guerra mondiale nel modo che sappiamo.
Putin continuerà come sta facendo ora fino a quando sarà in grado di farlo, intendo dire economicamente. Poi concluderà. Fino a quando e come porterà avanti la sua ideologia imperialista? Questo si scoprirà. D'altra parte, l'Impero è sirena antica, probabilmente fin dall'epoca di UR III e, in seguito, dell'Assiria (e, da allora, senza soluzione di continmuità). Di questo, forse, parlerò in altra sede.
Anche Trump continuerà a vendere la sua faccia come sta facendo ora, apparendo come appare, un border oscillante dato che non ha un io integrato e, come previsto da quella patologia, il suo io oscilla tra posizioni contrapposte senza nemmeno rendersene conto, ma non intendo fare diagnosi.
Dopo aver proclamato per mesi quello che sappiamo, cambiando faccia e versione, Trump si sfilerà dalla questine ucraina. Facciano gli Europei, dirà. E noi faremo.
Cosa? Nulla, oltre che danneggiarci anche oltre la misura in cui già lo abbiamo fatto, dazi compresi, ma ormai è tardi per cambiare posizione. Ignoro dove andremo a finire.
Questa guerra ha ragioni profonde che affondano fino ai tempi di Krusciov se non all’invasine tedesca durante la seconda guerra mondiale, quando buona parte degli Ucraini si schierarono con gli invasori che, tuttavia, non smisero di mitragliarli. Ha ragioni profonde questa guerra, tutte assurde come appaiono a qualsiasi persona sana di mente le ragioni della patologia. Ma tant’è, il mondo è patologica da sempre, almeno in larga parte, e non c’è da meravigliarsi.
Sinceramente detesto i personaggi di questo ridicolo teatro sghembo, ma della rappresentazione faccio parte anch’io e devo ascoltarli/ascoltare/ascoltarmi, ma non crederci.
No, non credo una parola di quello che dicono, né a quello che fanno, tanto meno a ciò che “pensano”. Detesto pensarli ma non se ne può fare a meno. Dunque pensare l’impensabile; mi succede spesso.
Confermo che di Gaza non parlo, altrimenti mi arrestano.
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