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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Partita di calcio su un letto a due piazze

di Gaetano Guerrieri
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Pubblicato il 18/09/2009 00:13:08

Siete collegati, gentili signori e signore, con la camera da letto di una coppia che ha raggiunto e superato i fatidici sette anni di matrimonio dove, tra non molto, sarà disputato l’attesissimo incontro di apertura di questo campionato di calcio tra la blasonata squadra del babbo e la squadra rivelazione di questo campionato, la mamma.
Data l’importanza dell’evento la partita è trasmessa in diretta su tutte e tre le reti nazionali, dalle altre emittenti private e, in mondovisione, in tutti i paesi europei e in buona parte degli altri stati del mondo.
Dai microfoni di questa splendida postazione, sistemata tra l’armadio e il comodino destro, vi parla Sandro Martellino coadiuvato dai noti esperti Sicco Roffredi e Lina Ciccio ai quali chiediamo subito un giudizio ed una previsione sull’incontro.
S.R. – Sarà sicuramente un bellissimo incontro, tutte e due le squadre sono in splendida forma ed anche se la squadra del babbo sembra essere quella dotata di una migliore tecnica il risultato é incerto poiché la squadra della mamma possiede grande carattere e sorprendente determinazione.
L.C.- La squadra del babbo è quella dotata di un centrocampo più vivace e riuscendo a mantenere il possesso della palla a centrocampo cercherà di sferrare ripetuti attacchi nell’area della squadra della mamma ma, quest’ultima é dotata di una migliore difesa e potrebbe non correre grossi rischi soprattutto se riuscirà a controllare l’attaccante più pericoloso del Babbo che, in questo periodo, non sembra nella sua forma migliore.
Giustamente i nostri ospiti non hanno voluto azzardare una previsione su questo straordinario incontro il cui esito appare quanto mai incerto.
Molti scommettitori, difatti, sulla schedina hanno apposto tutte e tre i segni.
Ma ritorniamo al letto di giuoco che stasera è in buone condizioni, nonostante le lenzuola non siano state cambiate da almeno una settimana; ottima è, invece, la temperatura che si aggira intorno ai diciassette gradi centigradi, ideali per questo tipo d’incontro.
Lo stadio da letto è al gran completo, tutti i posti a sedere e quelli in piedi sono occupati. Spettatori paganti 1.250, non paganti 38.225 per un incasso che ha di poco superato le diciottomilaseicento lire pari a 9,61 dei nuovi euro. Tutto l’incasso sarà devoluto in favore dei supersiti ai bombardamenti anglo-americani nel mondo e chi volesse, da casa, inviare la propria offerta potrà farlo mandando un sms al numero indicato in sovrimpressione con la scritta “La pace è un bene che bisogna difendere anche con la guerra” se volete donare 50 centesimi e “Che figo che è il Presidente Bush” se volete donare 1,0 euro. Inoltre presso tutte le banche e gli uffici postali potrete versare quanto vi pare giacché la spesa potrà essere detratta nella prossima dichiarazione dei redditi con l’indicazione al rigo E21- Spese a sostegno della libertà nel mondo. Infine non resta che ricordare che tutti quelli che manderanno la propria offerta riceveranno gratuitamente due bandiere, una americana e una inglese da esporre sui balconi in segno di Pace, amicizia, libertà e tolleranza.
Tra il pubblico, in tribuna d’onore, sono presenti il presidente del senato Pera e della camera Casini, il Presidente del consiglio Berla, la moglie Veronica, il vice presidente Fino e il ministro Bossolo. Quest’ultimo si è offerto di sostituire il Babbo in caso di problemi di erezione.
Ma diamo un’occhiata a questo bellissimo stadio stracolmo.
Gli acari da una parte e le mosche, gli scarafaggi e le zanzare dall’altra stanno scaldando il letto con cori, inni e cartelloni. Nella festa generale che precede l’incontro notiamo alcuni cartelloni particolarmente fantasiosi. Fra i tanti “Dacce dentro”, “Tieni duro”, “Mollala”, “Voi non avete le palle” e “Falla gridare” sono esposti dai tifosi del babbo sistemati nella curva sud mente nella curva nord, dove sono stati sistemati i tifosi della mamma, notiamo le scritte “Te la devi da guadagnà”, “Tanto resta moscio”, “Non arrivi al 90°”, “Te devi rassegnà”, “E’ meglio fare da sola” e “Non ce la fai”.
I più facinorosi, un centinaio d’ultrà delle due tifoserie particolarmente pericolosi, sono stati isolati dal cordone di sicurezza della polizia e sistemati sotto il letto; si dovranno accontentare di sentire la partita invece che vederla.
Vi ricordo che questa è la gara numero uno di andata del campionato di sesso più bello del mondo al quale partecipano quattro squadre, il babbo, l’amante del babbo, la mamma e l’amante della mamma. Due le partite che saranno disputate tra il babbo, vincitore dello scudetto dell’anno passato, e la mamma, vincitrice della coppa Italia, una di andata e una di ritorno alla distanza di sei mesi l’una dall’altra, mentre tra il papà e l’amante del papà, la mamma e l’amante della mamma le gare potranno variare da un minimo di una partita ogni quindici giorni ad un massimo di una al giorno preliminari compresi. Il terreno di giuoco per queste partite raramente sarà la camera da letto ma i sedili di un’auto e luoghi improvvisati quali la scrivania di un ufficio, la casa di un amico, la toilette di un bagno etc.
Ma ecco che entrano in campo le due squadre. Formazioni.
Papà: pigiama verde militare in flanella, canottiera vogatore bianca a costine, mutanda bianca con apertura centrale e calzettoni di lana bianchi corti.
Mamma: bigodini e crema da notte, vestaglione di pile misto flanella colorato a rombi bianchi e rossi del clan scozzese “non te la do manco se la paghi”, camicia da notte in lana merinos colore giallo ocra con fiori verdi e rossi, reggiseno bianco con chiusura a vista a sei ganci, mutandone bianco con rinforzi laterali e panciera.
Dirige la gara l’arbitro zanzara Trepunture da Siena, segnalinee la zanzara Sbandiero Unfuorigioco Pervolta e Noncivedo Mancoaun Centimetro di Distanza, quarta zanzara Segnoipuntiunoa Uno.
Ed ecco che parte l’Inno nazionale “Coniugi d’Italia” e entrambe le squadre fanno finta di cantarla insieme al pubblico sugli spalti. Ne approfittiamo per mandare un minuto di pubblicità ricordandovi che chi cambia canale o non sa che sugli altri c’è la stessa partita o perché vuole mantenersi in allenamento…

Consigli dalla regia

Settemezzo, il profilattico super resistente che si rompe quasi immediatamente, se non riuscite a metterla incinta con questo….

Cirami la legge che non solo vi fa scegliere il giudice ma anche il posto dove preferite farvi assolvere. Scegliete con calma, tanto abbiamo tempo e spazio per proporvi splendidi luoghi ove trascorrere anche una salutare vacanza…

Alitravia la linea che vi stupisce portandovi dove non avete prenotato. L’unica che vi garantisce l’emozione del dirottamento in diretta…

Ritorniamo in diretta dallo stadio da letto dove le squadre hanno preso posizione e tutto è pronto per l’inizio della partita
La monetina ha affidato al papà l’inizio della gara che, dopo aver lungamente palleggiato la palla a sinistra, si distende sul letto e, allungata l’ala destra, tenta di toccare quella della mamma. Quest’ultima, eseguendo un rapido giramento su se stessa, si allontana, spenge la luce e dice “Buona notte”.
La donna finge di dormire mentre l’uomo, per nulla rinunciatario, insiste nella sua manovra d’avvicinamento e, avanzando compatto con le ali e i centrocampisti, porta l’anteriore destro a toccare il posteriore sinistro dell’avversaria. Si tratta della famosa “medina” che, oltre che a far guadagnare tempo alla squadra che la pratica, intimorisce all’avversario. A questo punto il babbo si fa più intraprendente e si toglie la parte inferiore del pigiama; con l’ala destra cerca di toccare la zinna sinistra della mamma che, con un movimento brusco, evita il contatto e si sposta ai bordi estremi del campo.
La squadra del babbo a questo punto capisce che se vuole buttarlo dentro deve darsi da fare e, con una manovra avvolgente, con l’ala sinistra raggiunge la difesa alta della donna e la ubriaca con dribbling e finte a ripetizione su lei stessa mentre con l’ala destra prova a raggiungere il centro dell’area. Fra pochissimo, difatti, farà entrare in campo il suo giocatore migliore che, nel frattempo, si sta riscaldando a bordo campo coadiuvato dal massaggiatore personale. E’ questa una vecchia tecnica calcistica che ha dato spesso buoni risultati. In pratica si tratta di confondere le idee dell’avversario e stancarlo per poi fare entrare in campo il giocatore più potente. Anche il centrocampo si sta preparando adeguatamente per dare la giusta e definitiva spinta all’offensiva e, una volta che il giocatore sarà pronto farà ricorso a tutta la sua vitalità per dare la maggiore spinta offensiva cercando di metterlo nelle condizioni di penetrare le difese nemiche e, raggiunta la porta, entrarci. Ed ecco che, difatti, una volta che la squadra ha effettuato tutte le manovre di avvicinamento e di disorientamento previste entra in gioco il numero nove, l’uomo più pericoloso della squadra del babbo, il famoso e temutissimo Fallo.
Giocatore che però, nonostante la prolungata preparazione del massaggiatore, non vediamo nella sua forma migliore. Tra l’altro il giocatore, essendo un tantino falloso e più volte ammonito, deve stare attento sia a non rimanere troppo in campo sia a non rimanerci troppo poco.
A questo punto della partita il papà sembra avere la partita in mano e si avvicina con tutta la squadra nella metà campo della mamma che sembra attendere l’avversario per niente impaurita. Ecco che il centravanti è nell’area di rigore della mamma, gli danno una mano le due ali laterali che marcano stretto entrambe le zinne e i due piedoni di spinta che controllano i polpacci. Ed ecco che entrano in gioco i difensori estremi della donna che iniziano a marcare stretto le ali laterali e che poi, con una spinta allontanano l’intero attacco dell’uomo oltre la linea di centrocampo.
Alcuni giocatori della squadra del papà protestano vivacemente con l’arbitro invocando la punizione ma questi, ritenendo l’azione regolare, fa segno che si deve proseguire ed ammonisce il calciatore che ha protestato più degli altri. L’allenatore di papà è su tutte le furie e se la prende anche con quarto uomo il quale lo avverte che se continuerà a fare casino decreterà il 2 a 0 a tavolino. L’azione riprende con una punizione assegnata alla squadra della mamma che cerca di allontanare la palla dall’area piccola ma i giocatori della squadra del babbo sembrano essere maggiormente in forma e decisi a giocarsi il tutto per tutto e, riconquistata la palla, stanno tentando manovre avvolgenti. L’ala destra e la sinistra salgono per tutto il campo avversario cercando punti strategici dai quali sferrare un attacco decisivo mentre il mediano di spinta cerca di sostenere l’azione marcando stretto il suo diretto avversario.
L’arbitro fischia un fallo di mano, si tratta di una fallo laterale.
Il numero nove della squadra di papà non è d’accordo perché ritiene che si tratti di un fallo centrale e protesta vivacemente. E’ ammonito col cartellino giallo e, siccome nello scontro ha subito anche una contusione, è trasportato ai bordi del campo. Immediatamente soccorso e medicato rientra in campo con una cuffietta di plastica che gli servirà per evitare altri danni.
Siamo quasi al quarantesimo del primo tempo e le squadre sono ancora sul punteggio di parità. Ad una maggiore vivacità del papà la mamma ha saputo, sino ad adesso, opporre una tenace ed efficace difesa. Nonostante l’orgoglio e l’intraprendenza dell’uomo ancora non è riuscito a sfondare le difese della donna che, con tutta calma, ha saputo resistere agli attacchi frenetici ma confusionari e poco incisivi. Ma ecco che organizzati i giocatori, la squadra del papà tenta un ultimo disperato attacco; sa che deve tentare il tutto per tutto e sta cercando di concentrare tutte le ultime residue risorse nei punti più deboli dell’avversario. Non essendo riuscito ad arrivare in porta con il numero nove cerca di arrivarci con l’ala destra creando una certa confusione nella squadra della mamma. E’ evidente che sta cercando di posizionarsi e consentire al numero nove di entrare nell’area di rigore della mamma per metterlo dentro. La manovra è molto bella e tutto lo stadio è in piedi e segue con grande attenzione l’ubriacante azione della squadra del babbo ma proprio quando l’azione sembra concretizzarsi la mamma si alza con tutta la squadra per andare a bere un poco d’acqua e pisciare.
L’arbitro fischia tre volte e manda le due squadre negli spogliatoi.

L’uomo resta qualche attimo attonito. Poi capisce che qualcosa deve essere andato storto e da la colpa alla sfortuna ed all’allenatore che è immediatamente sostituito con un altro più intraprendente.
Il modulo 4 5 1 adottato si è rivelato, difatti, poco offensivo.
Il modulo 4 4 2 sembra una giusta soluzione. Nel primo, difatti, un solo attaccante non è stato in grado di portare grandi pericoli nella difesa avversaria. Con due attaccanti le cose dovrebbero andare meglio.

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