Oh il tuo scialle, mamma
e noi bambini...
Di te ogni cosa ricordo, madre mia
e quindi pure del tuo scialle
che sapeva di brezze
e di piccole mani
ad esso protese;
sapeva delle carezze
che tu porgevi
a noi, piccoli figli,
a cento, a mille.
Sapeva, ben ricordo,
dei nostri reciproci baci
e del tuo volto bellissimo
e sapeva pure di fiori,
quelli che amavi di più:
i gelsomini, le rose
e quelle piccole, delicate stelle
che s'aprono finito un temporale.
Oh il tuo scialle, mamma,
nel cadenzare della sera...
C'era una luce, piccola leggera
che dal comodino veniva;
avevi tu, per tutti una preghiera
e ci insegnavi il segno della croce.
Oh il tuo scialle, mamma,
colore delle rose, ci parlava di Dio.
Ancora lo rivedo;
ne risento il profumo;
sento la brezza leggera
di quelle stelle dei prati
mosse dal vento.
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