Pubblicato il 08/01/2018 10:56:49
Di castana beltà, ricordo gli occhi, persi nel sole dell'autunno. Di lei ricordo il sogno; lunghi capelli che a rigor raccolti, annodava alla nuca. Di lei ricordo il sogno; le mille fiabe apprese, le nenie di paese, le cento filastrocche... Di lei ricordo gli occhi protesi all'infinito. Di lei ricordo il Credo nell'abito marrone; nell'anello di ottone la dolce Madonnina. In te, più della donna, rivedo la fanciulla, ché tanto di bambina ebbe il tuo fragile cuore. Dicevi ahi, ahi, ohi, ohi per un nonnulla e sopportasti, invece, il tuo dolore; hai avuto otto figlioli, uno morì piccino; hai pianto e, all'infinito, volgevi gli occhi.
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