gli anni passati
amati, dimenticati, detestati,
rimpianti o conclusi in un “mai più”
incrociano pensieri vacui
con la nostalgia di ricordi impalliditi
e a volte traditi
da immagini sbiadite e deformi.
Fraintendimenti della mente:
era sicuramente così
e la foto lo conferma,
invece ciò che accadde forse era altro.
Ecco allora la poesia,
esperta in giocoleria, farsi strada
a gomitate e spintoni
tra la folla dei pensieri.
Eccola arrivare in prima fila e
lanciare a tutti l’illusione
di uno spettacolo interminabile.
Ma questa burla per i poeti quanto durerà?
poi arriva improvvisa quella brezza
che sfiora la fronte, si impiglia tra i capelli,
fa chiudere gli occhi e ferma il pensiero.
In quell’attimo la vita si svela
e la poesia non tradisce più,
perché la poesia è un brivido dell’anima,
un sussulto improvviso,
un’onda perfetta che trabocca
e inzuppa la carne,
attraversa improvvisa la pelle
e si infrange in cielo.
Così milioni di piccole gocce di versi
si spargono sul mondo.
(Dialoghi Imperfetti, 2013)
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