Pubblicato il 04/07/2010 17:37:35
MAREA
Placido pomeriggio cangia il suo naturale segreto nel silenzio che sopraggiunge lento nel suono melodico delle onde che si rincorrono nel grande golfo . Un brivido di note disordinate che diventano una, nel tempo che scorre nel battito del cuore ,nel canto della risacca che trascina a riva derelitti resti di pensieri naufraghi. Lungo questa spiaggia infinita occupata da migliaia di bagnanti , attraversata d 'agguerriti venditori ambulanti , lungo questo sogno , in questo secolo spoglio ,figlio dell'odio , giace sepolto sotto la brulla sabbia un corpo d’un annegato , un amore senza domani. Nel lento scorrere del tempo nell' oblio dei ricordi alla ricerca di un senso di te inerme al sole come un verme, all'ombra d'una visione che trascende la verità dei giorni trascorsi.
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