:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Prosa/Narrativa
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 359 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Fri Apr 19 00:18:38 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

La (Manu)Ela I

di Vincent Darlovsky
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti i testi in prosa dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 17/05/2021 14:37:24

Il primo giorno degli orali sono arrivato a scuola in anticipo. Mi sono acceso un sigaro e ho sostato un po’ davanti al cancello d'ingresso. Poi ho visto la Ela arrivare in macchina. Era sul lato passeggero. Stava guidando un uomo che aveva la cravatta. Doveva essere il marito.

La cosa non mi è andata giù. Prima che lei scendesse dall'auto, ho buttato il sigaro a terra, l'ho pestato e sono entrato nell'edificio in fretta per non farmi vedere. Non avevo voglia di salutarli.

Sono andato ai gabinetti. Mi sono seduto sul water e ho rimuginato per un po’. Prima di uscire mi sono masturbato e, dopo l'orgasmo, ho tirato lo sciacquone.

Quando sono entrato in aula, mi sono reso conto che l’orale era iniziato da cinque minuti.

Il Presidente di Commissione mi stava guardando.

-Scusate il ritardo, ma sono stato poco bene- ho detto, evitando di guardare la Ela negli occhi.

Mi sono seduto e gli esami sono proseguiti. Durante la mattinata le ho mostrato indifferenza e ho fatto in modo di mettere in difficoltà i ragazzi durante il colloquio. La Ela ha cercato un paio di volte di bloccarmi. Si è messa in mezzo al discorso fissandomi ma io, entrambe le volte, le ho risposto un attimo! guardando di lato e ho continuato a parlare con il candidato di turno facendogli obiezioni in merito a quanto questo avesse appena espresso. Poi, alla fine dei colloqui, mi si è scagliata contro perché avevo messo in agitazione i ragazzi e mi ero sovrapposto alla sua voce. Il collega di inglese ha aggiunto che avevo esagerato. Gli ho risposto che non riuscivo a seguire i loro discorsi perché avevo la vescica piena e dovevo scappare in bagno.

Il Presidente ha fatto finta di non sentire.

Sono tornato ai cessi. Mentre urinavo, il water mi sembrava una bocca aperta che faceva i gargarismi.

Sono rientrato in aula e il prof. d'inglese ha proposto a me e alla Ela di andare al bar con lui per la pausa pranzo. Abbiamo mangiato un panino e bevuto una birra a testa. La guardavo di sfuggita mentre mangiava e sorseggiava. Avrei voluto farmi imboccare la poltiglia che stava masticando.

Siamo rientrati a scuola. Io e la Ela, prima di andare via, abbiamo detto al Presidente che saremmo andati nell'auletta delle riunioni a controllare la documentazione dei candidati per vedere se era tutto a posto. Il capo ci ha risposto che doveva andare via e che avrebbe lasciato le chiavi dell'auletta e dell'armadio dei documenti a lei, che era la vicepresidente della sottocommissione. Poi si è levato di mezzo e noi due siamo andati nell'aula.

Eravamo di nuovo soli.

Indossava un paio di jeans che le stavano stretti sul culo e una camicetta che era aperta fino al secondo bottone. Aveva le scarpe da ginnastica senza calzini. L'odore che emanava dalle running mi ha incasinato il cervello. Fissavo le sue caviglie.

Nel pomeriggio sarebbe tornata a casa e avrebbe sfilato via dalle scarpe quei piedi raggrinziti per il sudore. Se lo avesse fatto davanti al marito, questi sarebbe rimasto indifferente alla scena. Ho aperto l'armadio, ho preso la cartella e l’ho appoggiata sul banco. Lei mi si è seduta accanto a una distanza di cinque centimetri, ha aperto il faldone e si è messa a sfogliarne le carte. Le guardavo le mani. Avevano le dita affusolate. Le unghie non erano smaltate né molto lunghe.

La peluria sull’avambraccio spiccava sopra la pelle che non era abbronzata.

Volevo accarezzargliela. Ho provato a sfiorarla con la scusa di prendere una penna che era davanti a lei sul banco. Ho notato che le è venuta la pelle d'oca e che mi stava guardando con la coda dell'occhio.

-Con questo, abbiamo finito- mi ha detto.

-Possiamo chiudere, allora- ho risposto, senza rendermi conto di quello che stessi dicendo.

Ci siamo alzati, abbiamo riposto il materiale e siamo usciti al parcheggio. Lì la Ela ha preso il telefonino e ha chiamato qualcuno. Stavo per dirle se volesse un passaggio ma, prima che aprissi bocca, è arrivato il marito in macchina.

Per evitare di salutarlo ho detto ciao a lei e poi sono filato dritto verso la mia auto prima che lui si fermasse. L'ho aperta e sono salito. Ho chinato il capo, ho girato la chiave e ho guardato verso di loro. Ho visto la Ela entrare in macchina, che era parcheggiata a cinque/sei metri di distanza. Ha chiuso lo sportello, ha abbassato il finestrino e mi ha guardato di traverso.

Il tipo ha messo in moto.

L’automobile ha accelerato in prima fino al cancello del cortile che dava sulla Provinciale, poi ha rallentato, ha svoltato a destra ed è sparita dietro la siepe.


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Vincent Darlovsky, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Vincent Darlovsky, nella sezione Narrativa, ha pubblicato anche:

:: Smemorati (Pubblicato il 14/02/2024 20:51:12 - visite: 88) »

:: Spioncino (Pubblicato il 31/01/2024 21:42:27 - visite: 102) »

:: Lezione frontale (Pubblicato il 10/07/2023 17:39:15 - visite: 162) »

:: La Mantide (Pubblicato il 12/03/2023 13:00:40 - visite: 224) »

:: Giuda (Pubblicato il 25/02/2023 22:38:48 - visite: 224) »

:: Stendino (Pubblicato il 08/12/2022 07:20:52 - visite: 235) »

:: Gaudente (Pubblicato il 05/11/2022 06:20:16 - visite: 241) »

:: Maturi e decadenti (Pubblicato il 09/10/2022 08:03:43 - visite: 247) »

:: Barbie (Notte prima degli esami) (Pubblicato il 05/08/2022 17:20:42 - visite: 403) »

:: Sintomi preoccupanti (Pubblicato il 13/07/2022 12:46:21 - visite: 361) »