Pubblicato il 26/09/2010 20:42:46
RIMEMBRANZE SETTEMBRINE
Ti hanno sepolto beltà sotto un albero cavo al canto d’un popolo oppresso da paure e sciagure. Vecchi ricordi ritornano come ode del mare navigando giulivi , spinti dal vento verso spiagge deserte. Nel declinare dell’ estate la melodia dell’aria inebria l’immagini. Seduto in seno a questa morte perduti in se stesso. Ogni cosa muta , mentre la città ha divorato questo corpo con rabbia ha gettato le sue ossa in una discarica abusiva. Settembre dolce donzella che danzi nel mio intelletto. In cammino con te sulle montagne al fresco dei boschi , nell’incanto della natura , lontano dal caos e conflitti. Immemore forma celante una storia crudele nata tra casermoni affumicati , in periferie sconosciute , la ragione china la testa e muore nel meriggio, pallido e assorto , muore con la voglia di conoscere ancora , inghirlandata di giorni spensierati . Vano lottare contro questa realtà in bilico , in una dimensione triviale , pronto a cadere come una foglia al prossimo autunno. Nelle vigna scoscese sulle basse colline l’ uva matura pende sui filari , tesi infiniti . Dionisiaco sapere , il vino inebria lo spirito , ubriaca e fa delirare. Mentre dolce s’ode il canto della cicala nella sera sensuale. Tra feste e fuochi qualcuno finisce per cadere in un fosso oscuro. Estate mi sussurrasti all’orecchio in silenzio tante cose. Ora che giunta la fine , ebbro settembre ,all’ombra d’un sentimento trascurato e deriso . Muta in me ogni intendimento nell’ andare incontro alla morte che avanza .
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