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Ho Camminato Lungo Il Fiume

di Domenico De Ferraro
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Pubblicato il 16/11/2025 18:21:39

 

Ho camminato lungo il fiume del aldilà , con le  mie scarpe rotte ed il cuore  in mano,  guardando  il sole cadere  dietro un sogno infranto.   Alcuni poveretti mi dissero :  “Un giorno, ragazzo, sarai, farai molta strada ”,   ma la metropoli  dormiva e non rispondeva  mai alle mie domande. Ho continuato a camminare e cantare fino alla fine dell’ autostrada , verso altre terre ed altre nazioni con le mie canzoni .

 

 

Avrei voluto essere qualcuno,  uno importante

solo per un’ora, elevarmi in  un respiro della terra . 

Avrei voluto dire “guarda, ci sono anche io”, 

ma il vento parlava piano, e nessuno sentiva

la voce del  mio Dio. Nessuno sentiva la mia voce

ed il mio interagire con la ragione del mondo.  

 

 

Ho venduto canzoni per un panino e un bicchiere, di vino 

ho riso coi santi e bestemmiato con piacere sull’ essere me stesso . Ho amato una donna che non sapeva il mio nome,   la sera  mi accarezzava, il giorno mi lasciava come un dannato fuori la sua porta. Sono caduto sempre più giù ed ho visto l’inferno poi il paradiso. Ho visto il signore del blues ridere in mezzo al fuoco della creazione.

 

 

Avrei voluto essere qualcuno,  uno importante

un treno che passa e non guarda nessuno. 

Avrei voluto accendere un fuoco in una terra deserta, 

ma ho solo cenere sulle dita e la  mia colpa  tenta

di portarmi  sempre più giù  verso l’inferno, verso un altro giorno ed un altro lavoro in fabbrica. Verso quello non credo giusto, verso quello che ho visto ed ho taciuto affianco di chi soffre, di chi abbassava la testa. Senza proteste , senza un sussidio.  

 

 

E ora i miei sogni dormono dentro una valigia di pelle, 

là dove il  mio blues s’intreccia con le stelle. 

E se mi vedi cambiare strada, non chiedermi  il perché, 

è solo il peso dei giorni che non riesco  più a  cambiare.

Non riesco più a volare sopra questa città , in compagnia

degli angeli e dei demoni del mio dire. Non dirmi addio ,

non dirmi addio . Dio mio .

 

 

Avrei voluto essere qualcuno,  uno importante

una voce nel vento, un lampo nel buio profondo. 

Ma resto qui, amico, con la  mia voce e il vino, 

a cantare piano in una  vita post datata con il mio destino.

Aspettando ogni cosa si compi , ogni cosa avvenga , in una vita spesa nell’essere delle parole , espresse in silenzio fuori l’uscio di casa in bilico tra il bene ed il male , volando come un angelo sopra la metropoli , sopra i grattacieli , sopra le mille disgrazie. Sopra le strade , di corsa verso la notte . Verso questi versi inutili da cantare ad un pubblico sordo.

Non dirmi addio . Non dirmi addio . Dio mio.

 


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