Pubblicato il 04/04/2011 13:41:44
Condividevamo il rosso degli occhi mentre a volte ti invidiavo l'azzurro quando le cose mi impedivano di essere cielo.
Ora la notte sei un sogno nel sogno. E' un momento in cui grida la poesia Tu mi chiedi: "quanti anni hai, ora?" ed è una gioia che ha il sapore delle lacrime perché consapevole del tempo: Sei vivissimo nei miei occhi chiusi e morto quando li apro.
Ti vorrei dire, caro nonno: ci sono fermate assolate di autobus, piene di sonno, dove ci sono persone con poche parole e molti figli
E io mi chiedo che me ne faccia di tutte le mie parole, a volte. Se non so a chi dirle, se non so con chi trasformarle nella verità di baci e carezze.
E continuo a pensarti, e continuo a pensare E mi chiedo il movente di tutto questo piangere La spontaneità di quello sguardo azzurro che gli anni hanno conservato come la contraddizione della mia stagione, senza te.
Tu mi parli quando io scrivo.
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