Pubblicato il 05/04/2011 19:57:28
APRI LE PORTE ED E’ PRIMAVERA
Piove, un'aria oscura vela il volto del pallido pomeriggio sembra che l' inverno non voglia lasciare codesti lidi, ammutolito nei silenzi delle abitazioni l’umore s'accorda al melanconico canto degli uccelli in gabbia . Tempi cupi e freddi rimangono inculcati nella singola memoria, giorni scivolati via in attesa di momenti felici che ora sembrano germogliano per incanto tra i rami spogli e secchi degli alberi. Piccole gioie fioriscono quasi di nascosto, boccioli delicati dai colori intesi, rosei colori che riaccendono i luoghi delle squallide periferie ove termina la città e si estende la brulla campagna . Dove finisce la morte , inizia una nuova vita, nasce un'altra storia, dove finisce il male che opprime l'uomo moderno rinasce una nuova consapevolezza ,un bisogno d' essere migliori d’ ieri. Dopo aver attraversato strade impervie , alla ricerca d'una ragione che sappia risolvere i mille quotidiani problemi nati con dubbi e incertezze . Ogni cosa viene lasciata alle spalle, immersi nello spirito della natura e dalla voglia di continuare a vivere questa folle avventura che é l’ esistenza . Tra mille ostacoli e tante difficoltà ,contro il giudizio altrui ,l'ignoranza la maldicenza, la soprafazione , la cattiveria . Continuare ad essere solo in mezzo agli altri, debole incapace di reagire al corso degli eventi che ti divora le idee . Mentre un timido sole s’affaccia sulle tante disgrazie , una strana melodia ti prende e ti porta via. Verso una nuova pagina in attesa di un spiraglio di luce che sappia colorare le case basse e grigie in cui si vivi . Legando se stesso agli altri , ai giorni febbrili e creativi , aggrappato ad un sogno sorvolare la città e la sua storia che ritorna in silenzio puntualmente ogni primavera dentro l’anima d’ ognuno .
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