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Pubblicato il 19/05/2019 14:45:40
Vieni con il vello ai miei occhi e lascia che l'umida rosa sia il bacio d’un'attesa trepida di vigilia, dopo che il tuo respiro avrà soffiato l'alito dell'amore tra le mie labbra dischiuse dal risveglio dei sensi. Sentirai la mia lingua cercare nel piccolo solco di carne la falda nascosta del piacere, odorerò tra i tuoi inguini la fonte e con la parola muta dello stupore respirerò l'effluvio dei tuoi sussulti fino a bere ogni goccia del tuo venire. Sotto di me ti distenderai, terra benedetta, sarò cielo di carne gravido di pioggia, seme d'amore nel velluto della tua fecondità. Germoglierà dalle carni amanti l'estasi dei sensi, l’oblio dei corpi sarà il gemito dei nostri nomi.
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