Pubblicato il 16/10/2020 09:51:36
Camminavamo lungo i dorsi dei sogni, tra le albe ed i tramonti di piedi e occhi feriti dall'ardore, sembravano le vette delle visioni orizzonti prossimi ai veggenti, non pativa la luce l'ombra degli sguardi, ma tutto ritrovava un suono dell'emergenza delle voci, echi alla lontananza nell'avvento d'un cielo con il nome di domani. Poi nacquero al tempo le ore degli smarriti e si perse la traiettoria dei camminanti, pietre su pietre si costruì un muro di memorie, ai lamenti del passato non vi fu rimedio, nell'alveo di un respiro ancora il segno d'un viaggio, l'ultima scrittura per un destino al centro dell'anima.
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