Pubblicato il 13/11/2021 18:20:17
Neri scogli difendono la terra in ogni Credo levigandosi nell’impeto furioso delle onde.
Schegge infinite di frantumato vetro l’azzurro cielo riflettono nell’acque tremebonde.
Immobili massi divengono vittime di schiaffi salmastri e flutti da cui pendere.
Saldo, come roccia, è l’agnostico: quali sicurezze potrà con forza difendere?
Paura di smarrire se stesso e chi possiede assenza di coraggio nell’invisibile realtà.
Forte è quel masso senza possibilità alcuna di reagire ragionando privo di viltà.
Il mare della vita muta di continuo come il calore del sole o, del vento, la direzione.
Attraverso la solitudine l’amore solo avverte senza privarsi del sogno soffrendo tale situazione.
Libero d’andare in ogni esistenziale direzione quel liquido salato brucia, di fatto, le ferite.
Inferte dal mistero tangono l’anima invisibili cicatrici dal sangue rattrappite.
Un flebile pensiero attanaglia or la mente: forse il nuovo Adamo può essere ricreato.
Inizia lo sgretolamento per divenire polvere: vittima d’incontrollabili eventi, frutto del passato.
Ogni congettura rimane sempre aperta affermando che la roccia a tutto resiste e perdura.
Forse, si, è vero... ma quale caro prezzo dovrà essere pagato per una simile iattura?
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