Prendi un attimo, un attimo solitario,
mettici un incantesimo di sale marino strizzato
dai sudori di cento Latomie,
mescola ingredienti che esistono
nelle teste addormentate dei folletti urbani,
nei sonni disturbati di cani da caccia in serate d’inverno,
e, con molta fortuna, troverò una donna adatta,
e, con molta fortuna, troverai uomini adatti.
Questi attimi creano uomini, e donne,
creano fiori e libellule,
creano i buchi della luna, i buchi del mio viso.
Questi attimi, incandescenti e distratti,
immersi, a scaldarsi, nel brodo rovente,
dissetano noi, cadaveri intenti a rimirar nostri
resti nel sole calante, in attesa dell’attimo intenso
del dormir senza senso.
[Lame da rasoi, 2008]
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