Pubblicato il 13/07/2012 15:16:40
Vaste apprese mura in un sogno che acque correnti attraversi a dilagare nel cuore m’inaugura, col rumore di sorgenti, ma è presto, altra strofe da azzurrità di nevi imprime più che idoleggi il vessillo a consacrare sponsale dei Vegliardi un labaro di passioni come estese pergamene: dislivelli di desideri franti, di un astrolabio a struggere sete di patena generoso vuoto di scale ed incenso in immensità come un’ipotesi di mosaico sotto volte in adorazione nella fase del suo rabescarsi acerbo,librata l’anima al suo raccoglimento ancora voglia,ardore di spazi, attesa immatura d’etimasia - ah,l’analessi dei filatteri…- a conquistarti un canto di passione che arda inconclusa, vasta, come un fascino imberbe di impervi e avventurosi sentieri…
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