Pubblicato il 22/03/2010 20:18:47
I miei cari morti Vengono a visitarmi E portano una sacca Che aprono, Piano piano, Restituendomi intatto L’effluvio delle trascorse primavere. Ecco che, fra mandorli in fiore, Zampilla la fontana Dove guizzarono pesci rossi E mani di bambini. Ritorna la mimosa Attaccata a fluttuanti gonne E a zoccoli che marciarono Battendo strade a divieto di transito. Salgono spirali di fumo Profumato di salsedine e notti stellate Accordando le corde Di una chitarra accarezzata e percossa. Si fa carne l’aprile più bello Fragrante di talco e latte Dimentico di urla, ricolmo di vagiti E morsi voraci che dolci azzannarono i seni. Vengono i miei cari morti Lasciano una sacca vuota Per ricordarmi Che sono ancora viva.
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