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Più demoniaca di Crudelia...

di Alessandro Porri
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Pubblicato il 30/07/2015 15:57:14

Tutto cominciò durante una bellissima serata di Giugno, giardino, temperatura ideale, cielo trapuntato di stelle e tavola imbandita con cibi targati estate.  Ero intento a gustare un semplice ma gustosissimo piatto di pomodori e mozzarella  con tanto di fogliolina di basilico e filo di olio extravergine, quando l’urlo di mia moglie, entrata in casa per prendere un succulento prosciutto e melone, mi raggiunse:

-         “ Stavolta li compriamo e basta, ho deciso”

Dopo anni di matrimonio avevo ormai imparato che se con il “basta” si avevano un minimo di margini di trattative, con le due paroline magiche “ho deciso”, era praticamente impossibile contrattare, valeva la pena dire subito di sì senza neanche capire di cosa stesse parlando; cosi feci e le risposi da fuori:

-         “Va bene amore lo compriamo sicuramente, ma giusto per curiosità, se proprio non ti reca disturbo di cosa stiamo parlando?”

Come la scena di un film al rallentatore, vidi la sua mano scostare le strisce di plastica che formavano la tenda della cucina che affaccia sul giardino, sembrò passare un’eternità dalla vista del suo braccio alla sua fuoriuscita. Le strisce della tenda volarono in ogni direzione e la plastica gracchiò in un modo sinistro, un incrocio tra una frustata e il rumore di ossa frantumate. Un brivido mi attraversò la schiena perché sapevo bene che più scenografica e convincente era la performance della richiesta, più alta era la cifra da scrivere sul libretto degli assegni. Secondo me, quella era una scena da 5000/6000 euro, mentalmente la collocai appena al di sotto all’enfasi che aveva dimostrato nell’annuncio della sua auto nuova. Uscita fuori si avvicinò, posò il piatto con il melone dinanzi a me e cominciò a massaggiarmi il collo. Gli uomini sanno bene quando un massaggio più che un piacere si tramuta in una ventilata minaccia, quelle dolci manine, fornite di acuminati artigli, dove il rosso dello smalto ricorda da vicino il colore del sangue, potevano imprimere una forza che a noi umani è sconosciuta prima di provarla.

 

-         “ Sai cosa hanno detto al telegiornale? Questa estate sarà la più calda degli ultimi trenta anni. Ci sarà un’afa insopportabile, ormai non si può più rimandare, dobbiamo assolutamente installare i condizionatori!”.

 Allora ci sono due cose che i telegiornali ormai ripetono tutti gli anni, una che sarà l’inverno più freddo degli ultimi trenta anni, l’altra che la prossima sarà l’estate più calda … sempre degli ultimi trenta anni. Cosa cavolo successe trenta anni fa? Eppure io c’ero e non mi sembra di ricordare ne eschimesi che costruivano igloo in città, tantomeno leoni, giraffe e zebre abbeverarsi nelle fontane dei parchi.                                                               Il televisore, lasciato di proposito a volume esagerato dalla novella Crudelia Demon, rimandava quei soliti consigli che, definire per dementi, è un eufemismo. Si ricordava che gli anziani soffrivano di più il caldo, che era sconsigliabile uscire dall’una alle quattro, che era importante bere molto ma non gli alcolici. Il mio sogno sarebbe sempre stato quello di organizzare una maratona per ultrasettantenni in piena estate con partenza alle due di pomeriggio e soprattutto dove ai punti di ristoro si sarebbe distribuito solo dell’ottimo vino, e a chi mi avesse chiesto se ero pazzo, avrei risposto semplicemente che non avevo il televisore.Tornando alla triste realtà, ora dovevo fronteggiare mia moglie, unica possibilità di limitare la spesa era quella di giocare sulla sua incompetenza per tutto ciò che riguardava la tecnologia. Provai a fingermi esperto raccontandole che miei colleghi avevano appena montato tali strumenti e che quindi mi sarei fatto consigliare un buon installatore. Appena pronunciai questa parola però, mi resi conto dell’errore, avrei dovuto metterla dinanzi al fatto compiuto invece sbagliai.

          -    “ Ma caro, lo chiediamo a Luca”

Dentro di me pensai noooo, Luca noooo…è la fine! Luca è un mezzo parente, e già questo dovrebbe bastare a sconsigliarlo, ma la cosa più grave è che lui è uno di quegli elettricisti super moderni che non si sporca mai le mani. Arriva con camice bianco e PC, rigorosamente Apple, butta giù preventivi che prevedono sempre  un  megasconto  finale. Il  perché  poi  come  mai  se  tu  sei  un  cliente speciale e lui quasi quasi con te ci rimette, alla fine risultino sempre cifre esagerate, questo resta un mistero.  Luca ha svariati operai che fanno il lavoro sporco, lui si presenta solo al momento di fare dei collegamenti elettrici particolari proprio come un grande chirurgo a cui preparano il campo operatorio. La cosa però che più mi spaventa, è quella che questo provetto Einstein è uno di quelli che se devi fare un lavoro, minimo te ne aggancia altri tre, della serie una volta che fai le tracce, ti converrebbe fare anche ….

Questa caratteristica, legata a quella di mia moglie sempre incline a stravaganti novità, rendeva Luca un installatore veramente pericoloso. Decisi di giocare di anticipo, dissi a mia moglie che avrei pensato io a tutto e che lei non si sarebbe dovuta preoccupare di nulla, in più le feci i complimenti dicendole che aveva avuto un’ottima idea. Dal giorno dopo, cominciai a consultare varie ditte specializzate, tra cui non poteva mancare sicuramente quella di Luca anche perché, se non lo avessi fatto, sicuramente mia moglie se ne sarebbe accorta. Avevo in mano cinque preventivi che oscillavano, si fa per dire, dai 3000 ai 6000 euro. Naturalmente c’è bisogno che dica quale fosse il più dispendioso? Quando ci penso, veramente credo che alcune cose per me rimarranno sempre un mistero, il secondo preventivo più alto viaggiava sui 4000 euro, ma cavolo la differenza è davvero tanta! Quando lo feci notare a Luca, lui sembrava non aspettasse altro. Cominciò con una serie di discorsi strampalati sulla sicurezza, sulle qualità della ditta, sul servizio e sulla sua perfezione inavvicinabile per nessun altro.  

-         “ Io ti monto i condizionatori di ultima generazione che credi, quelli classe tripla A + flash, con riciclo dell’aria e dell’acqua al cadmio compresso con valvola di sicurezza europea a doppio rubinetto conico. In più ti predispongo per l’eventuale ampliamento, ti monto un doppio corrugato di riserva, ed uno di soccorso e una volta che fai le tracce ti metto un passante al molibdeno rivestito di teflon che un domani puoi passarci l’impianto satellitare, il dolby surround e la tv via cavo. Sai quanti soldi risparmi quando decidi di fare  queste cose? In più ti do la certificazione,

ISO ISA e ISE e  così  se  dovessi subire un controllo sei apposto!  Gli  altri

tutte queste cose mica te le danno, vengono qua ti sfasciano tutto e via e ti lasciano anche tutto sporco, io invece quando vado via ti lascio tutto pulito”.

Avrei voluto strozzarlo e controbattergli tante cose. Primo avrei risparmiato un domani quando avrei fatto che cosa? … ma chi te lo dice pezzo di cretino che io voglia montare dolby parabola ecc? La certificazione ISE? Ma l’ISE non era qualcosa collegata al reddito ed al pagamento delle tasse? E poi ma chi cavolo dovrebbe venire in casa mia a fare dei controlli? Ma soprattutto mi lasci casa tutta pulita? Ma me la pulisco da solo, con quella cifra ci prendo una ditta di pulizie per un anno! Naturalmente alla mia richiesta di fatturazione mi ha dato la classica risposta che tutti usano in questi casi:

-         “ Be io te la faccio se vuoi, mica ho problemi, è chiaro poi che devi aggiungere l’IVA e quindi mettici altri 1000 euro sopra”.

Luglio era alle porte ed io dovevo assolutamente prendere una decisione, mia moglie cominciava a dare segnali d’impazienza usando un escamotage ormai collaudato. In tutti i modi tentava di aprire per vie traverse la discussione sul punto e cosi partivano frasi sempre più ficcanti del tipo, devo fare il cambio stagione negli armadi che l’estate ormai è arrivata, ho incontrato la moglie di Luca al supermercato, si sta bene solo in auto dove c’è il climatizzatore ecc . Ero ormai rassegnato quando una mattina in fila nel caotico traffico della capitale, gli occhi mi andarono a finire su un cartello pubblicitario di un’agenzia viaggi che recitava così:

-         “SCAPPA DAL CALDO DELLA CITTÀ, VIENE NELLE NOSTRE CASE VACANZA, 50 METRI DALLA SPIAGGIA, PATIO, ARIA CONDIZIONATA, PISCINA, ANIMAZIONE DIURNA E SERALE. ENTRA E CHIEDI INFORMAZIONI.”

Mi fiondai dentro, e come raccomandava il cartello, chiesi informazioni. Vista l’estate ormai prossima, c’era la possibilità di usufruire di un last minute fantastico e alla cifra di 2200 euro avrei avuto una casa comodissima

 dalla seconda settimana di Luglio a quella di ferragosto compresa. Ebbi un’idea fulminante e mi dissi perché no! So benissimo che mia moglie più di una volta, aveva avuto idee che sembravano vitali come l’acqua per i pesci ma che poco tempo dopo invece aveva lasciato cadere per sempre. L’avrei portata in vacanza per quasi due mesi, al ritorno poi le temperature sarebbero state accettabili e non avrebbe più pensato a questa storia dei climatizzatori almeno fino all’anno prossimo. Mi sembrò un piano perfetto. Preparai il tutto con estrema cura e durante una cena misi una bella letterina con dentro il voucher sotto il piatto di mia moglie un po’ stile bambino a Natale. Fu entusiasta mi abbracciò e mi ringraziò, la serata filò via in modo molto piacevole e lasciatemi dire anche la notte fu molto calda e a nessuno dei due vennero però in mente i climatizzatori.

I pochi giorni che ci separavano dalla partenza passarono in completa armonia, non si parlò più di questo suo progetto, e se non ne parlava lei figurarsi se lo facevo io. La vacanza andò benissimo il posto era veramente bello e confortevole poi a quel prezzo era stato veramente un affare. Come avevo previsto le temperature erano tornate nella norma di un’estate tranquilla il rientro a casa quindi si prospettava perfetto, anche se a me questa sua accondiscendenza su tutta la linea risultava un poco strana. Imboccammo la via di casa e comincia a vedere lei che si agitava un poco, vedevo che si sforzava con gli occhi stringendoli come quando si vuol vedere meglio qualcosa da lontano. Più mi avvicinavo più stava materializzandosi il mio incubo, arrivato a 50 m dall’entrata di casa, non ebbi più dubbi:

-         “ Ma, ma cara…che ci fa quella parabola sul balcone di casa nostra? Cara devi forse dirmi qualcosa?”

-         “ Sì amore dammi le tue chiavi per aprire che le mie le avevo lasciate a Luca prima di partire…”

 


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