Roma è in tuta e gabbiani:
i tetti/ baffi intiepidiscono
rosa, dopo l'ultima arroventata.
E' il pomeriggio in cui l'attore
è entrato in metro e nelle fontane
è primavera blu stinto.
Il mio letto vede il Gianicolo,
ha lenzuola giovani
di lavanderia: oltre il fianco
degli alberi stanno mura,
stanno ipotesi e mascelle latine.
Hai frugato più volte nel mio
ventre, credevo per riattaccare
il filo alla foce da cui prende
l'elettrica mansione.
Invece è stato come spostare
il divano per vedere se piace
alla parete avversa, se da quell'urto
può nascere una storia.
Ma la camera è la stessa:
occlusa cervice senza sguardo.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Emilia Filocamo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.