Sfiora la terra, accarezza la natura, pone un vero sentimento
egli è un empatico, infinito, affresco in movimento.
Così neutrale ed immortale come avesse un anima passiva,
magari un poco attenta, attarda tutte le ere verso la riva.
La sua immensità situa pensieri, i quali recitano come una diva.
Mare lontano, mare nostrano
t’appartengo in quel blu che di me fai sovrano.
Vedo la barca con la vela, issata corre,
lungo quel manto azzurro, velate ore,
dove tutte le storie sono memorie.
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