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Il Mondo Di Sotto

di Domenico De Ferraro
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Pubblicato il 18/10/2009 14:07:52

Il Mondo Di Sotto

La casa dove io sono nato e cresciuto si trova in un folto bosco
ai piedi d'un nero alto monte ,circondata da alberi su un bel pezzo
di terra irrigato da un ruscello dalle limpide e chiare acque che rendono fertile
quel manto di terra orgoglio di mio nonno che l'aveva ereditato dai suoi avi.
La nostra famiglia abita li da generazioni da tanti lustri in perfetta armonia
con la natura. La nostra tenuta si trova dietro il nero monte che sovrasta
una grande città ove la violenza imperversa ogni ora per le strade
dove teatri e locali notturni sono sempre pieni di gente, dove la spietata guerra
ai topi continua interrotto da secoli alimentato da uno oscuro fanatismo praticato dalla maggior parte della popolazione. Eravamo felici di vivere li tutti insieme.
Ma c'era una cosa che mi rendeva assai inquieto , al punto da rendermi introverso
e poco socievole , l’essere il solo all’interno della mia famiglia a sentire
delle strani voci giungere da un fosso presente in giardino coperto da una inferriata da non so quanto tempo .
Ricordo che mio nonno mi diceva Francesco le voci che credi di sentire in realtà sono le voci delle tue paure ,stai attento dall'avvicinarti in quel pozzo potresti trovare una brutta sorpresa . Una paura allucinante si era impadronito di me accompagnandomi per quasi tutta la mia adolescenza.
Qualcosa di misterioso mi attirava verso quel fosso forse l’irrefrenabile desiderio
di scoprire cosa ci fosse li dentro .Di capire se quel brulichio di voci accompagnati da diversi suoni e melodie lontane , fosse una realtà di un mondo sotterraneo
che mi chiamava e non il frutto della mia fantasia .
Immaginavo un mondo orribile abitato da creature malvagie .
Se da un lato le continue raccomandazioni bloccavano la mia curiosità dalla altra parte io crescevo con un irresistibile desiderio di sapere cosa ci fosse li dentro.
In attesa mi preparavo a dover affrontare qualcosa di terribile e affascinante .
Intanto dopo la morte del nonno e alcune cose strane capitate intono a quel fosso
mio padre fu costretto a farlo chiudere,ostruendolo con un grande masso sopra.
Io rimasi assai male per quella iniziativa ripromettendomi un giorno di aprire l'imbocco e infilarmi dentro.La curiosità e dura da morire ed io aspettavo e studiavo il modo per calarmi dentro al fosso per scoprire chi sa quale meraviglia, ma principalmente per soddisfare la mia curiosità. Un bel mattino giorno del mio sedicesimo compleanno in casa non c'era nessuno da solo giocavo in giardino a palla quando m'avvicinai al masso situato sul fosso murato , senti distintamente di nuovo quelle piccole voci venire dal basso ,poggiai l'orecchio a terra per sentire meglio provai a sollevare
il masso inutilmente corsi così nel capanno degli attrezzi e presi un piede di porco una piccozza ed una pala e incominciai a smuovere ,scavare e dar colpi abbattendo
con forza il cemento che copriva il fosso facendo rotolare il masso via.
Creato un grosso spiraglio provai a guardare dentro ma non riuscivo a scorgere nulla perché era tutto buio così guarda e scava dopo un po' mi frana la terra sotto i piedi e precipito nel fosso inesorabilmente ,la mia discesa sembra non aver mai fine precipito come un sasso in uno stagno. Urlo ma é tutto inutile dopo non so quanto tempo atterro in un mare di fango. Mi alzo intravedo nella oscurità una luce ci vado incontro.
Cammino a tentoni con le mani d'avanti quando tutto un tratto vedo con mia somma meraviglia una immensa città, luminosa in continuo movimento. Non volevo credere ai miei occhi una città con case alte sei piani, strade che si attorcigliano tra di loro aprono la bocca e ingoiano auto e pedoni. Strade senza fine che scendono e scompaiono nelle viscere della terra . Mi avvio impaurito quatto, quatto in punta di piedi come un ladro intento a rubare una mela leggero come una piuma mi nascondo
e guardo ,cerco di ragionare di giungere ad una conclusione cosa
potesse essere mai quello che vedo con i miei occhi.
Mentre di nascosto osservo ,una fioca luce che si riflette nell'aria vengo scoperto
da due grossi topi vestiti da soldati bassi e robusti con divise dalle borchie tutte d'oro. Spaventato provo a scappare , vorrei scomparire in un pensiero dileguarmi nella aria come un filo di fumo . Ma i due topi soldati mi rincorrono afferrandomi per le gambe mi trascinano su un auto volante. Mi vedo tutto ad un tratto volare sulla città sorvolare case e una gran quantità di topi che corrono di qua e di là discutendo animosamente sembra di questioni importanti.
Chiedo ai due soldati .
Quale città e mai questa ?
Uno di loro mi risponde con voce tetra e baritona.
Siamo nel regno di sotto straniero.
Dove mi portate ?
Dal Re dei Ratti .
Dal Re dei Ratti ?
Dovrò essere dunque processato.
Io non ho commesso nessun reato.
Sono caduto solo accidentalmente nel pozzo.
Non dire bugie ragazzo sappiamo tutto di te Francesco ti conosciamo
da quando eri bambino ,ti aspettavamo da un sacco di tempo.
Mi conoscete? Allora sono nei guai.
Mi farete del male, mi volete punire?
Aspetta e vedrai .
Ma chi é questo Re dei Ratti?
E colui che governa questo regno.
Incontro il Re dei Ratti che m'invita a casa sua a pranzo
ove sbalordito assaggio mille succulente portate
dai prelibati sapori mi parla di ciò che pensa del mondo
di sopra della crudeltà e dei suoi inganni .
Della loro continua guerra di difesa contro gli uomini.
Mi racconta della nascita della loro civiltà sotterranea fondata da insigni scienziati
e sapienti che condannavo la condotta degli uomini. Creando così un mondo nuovo dedito alla crescita interiore, alla ricerca di tecnologie e mezzi per vivere in armonia nello spirito di madre natura . Dopo la grande abbuffata fatta a casa
del Re vengo portato in giro da una delegazione di vari assistenti
ad ammirare le meraviglie segrete della città . Per giorni interi visito vari luoghi ove Topi filosofi e politici discutono di etica ed economia di stili di vita di religione e quant'altro possa essere utile ad un topo per crescere sano e salvo ,lontano dalla violenza e dalla cattiveria e superficialità del mondo di sopra.
Incontro tanti topi simpatici nati e sempre vissuti nel mondo di sotto , topi capaci
di giungere sino al centro della terra , alcuni di attraversarla per intero di spostare oggetti con il solo pensiero, di parlarti con la forza della mente,
di costruire macchine prodigiose. Ma con il passare del tempo,
sento il desiderio di ritornare a casa dai miei genitori che penso disperati per la mia lunga assenza. Dopo aver passato più d'una settimana nel mondo di sotto chiedo d'incontrare di nuovo il Re dei Ratti per avere il permesso di essere riaccompagnato ove io ero entrato . Ma il Re mi consiglia vivamente di non tornare indietro avvertendomi di un imminente attacco dell'esercito dei roditori contro la città ove nella vicinanza abito . E cosi fu quando rimetto la testa fuori dal fosso ove io ero caduto vedo la montagna spaccata in due , franata sulla città credo provocato dallo scavare sotto la montagna dall' esercito dei roditori, distruggendo ogni cosa.
Strano ma vero la mia casa era miracolosamente intatta .
Riabbraccio la mia famiglia felice di rivedermi e mi rimetto subito a lavoro creando un passaggio permanente attraverso il fosso del mio giardino tra il mondo di sotto
con il mondo di sopra . Nutrendo dentro di me la speranza di ricostruire tutto quello di buono s'era perduto con l'aiuto degli abitanti del regno di Sotto . Impiegai tanti anni per giungere ad un accordo tra uomini e topi fu veramente dura
ma alla fine entrambi compresero che la pace è un bene prezioso e che la natura ha creato entrambi perché convivessero in armonia sulla terra poiché vale ricordare che uomini e animali all’alba dei tempi erano stati fatti ad immagine e somiglianza
del loro unico comune creatore.




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