SONO IO IL MIO PAESE
Forse il risveglio
sarà resurrezione
l'aspetto...
Ma quale sonno è il mio?
Ombre ammiccanti, inquiete
avanzano moleste, premono
su spigoli vivi e verde urticante
negli occhi, nel cuore
esausto il corpo in balìa della risacca.
Tempi lunghi, sempre uguali
al suono di voci confuse
un continuo sospirare e tacere
un rantolare tra spine
diviso quanto ciascuno è in sé diviso,
su altro sentiero viaggia
l'albero della vera vita.
Scivolo nell' abbraccio dell'attesa
qui SONO CASA
sospesa a un più nascosto
scopro IL MIO PAESE
i legami crescenti tra parole e passi
la scintilla intermittente nell 'alone delle ore
e ... un poco tremo sulle corde dell'anima.
FAMMI DURARE VITA
IN QUESTO IMPROVVISO SOFFIO DI SPERANZA
DOVE PIU' VASTO E' IL SILENZIO DI REDENZIONE.
Chissà...
Forse tra sonno e veglia
proprio sul confine
sfidando l'ortica invadente
posso cogliere l'ultima viola rimasta
in un angolo di me
nel prodigio luminoso dell'attimo
prima dell' aurora
e del canto degli uccelli.
Iole Chessa Olivares.
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