Tre.
Tonde e compiaciute.
Mi osservano.
Tronfie esibiscono
fiero ed estroflesso,
il seme/ freccetta,
capodoglio affondato
madido ed onesto,
Un pluff caduto nottetempo,
esplosione di una stella limacciosa,
frenulo pronto a sganciarsi.
Mentre Amalfi ha il frac
color creolina e la pioggia
evapora, urina benedetta e
multilingue, tutta sandali e calzini;
alle maioliche piace il mio odore,
piace alle barche,
assunte al guinzaglio
dal molo giudice.
Perdonale ubriache e bagnate,
partoriranno a novembre,
balene in scala minore.
Esce vita anche dal legno,
forse pure gli scogli
duplicano la testa unta
allungando il divisorio
blu/ grigio/ blu.
Ma loro sono tre.
E mi osservano.
Tre foche.
Tre grasse otri
tutte casa e nomignoli da riordinare.
Cercano il segreto sotto il mio sternoe fanno la conta,
ma non corrisponde.
Ricominciano, fino a stancarsi.
Mentre dentro gli scalcia un topino.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Emilia Filocamo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.