:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Prosa/Narrativa
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 411 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Wed May 8 18:18:34 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

La ricamatrice di parole

di Serenella Menichetti
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti i testi in prosa dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 01/02/2021 17:13:43

LA RICAMATRICE DI PAROLE
Era rimasta lì. Anche dopo che suo padre e sua madre erano mancati. Era rimasta in quel luogo singolare. Il suo luogo.
Ormai era quasi mezzo secolo che lo abitava.
Nonostante l'ingiunzione di sfratto. Tosca, continuava ad occupare la Torre.
Le avevano promesso un appartamento in centro. Sarebbe stata vicino ad altre persone. - Non le pesa la solitudine?- chiese l'impiegata, guardando l'orologio.
-La solitudine?-
Tosca, non rispose alla domanda. Non poteva certo dire che non era così sola. Perché i piccioni e il vento le facevano compagnia. Non avrebbero compreso.
Non rispose neppure, quando le fu detto che avrebbe dovuto lasciare la Torre, con le buone o con le cattive.
I piccioni non la lasciavano mai. Alcuni si appollaiavano sul tavolo vicino a lei. Altri svolazzavano nella stanza, fermandosi sulla cima della credenza per guardarla dall'alto con i loro occhietti e iniziare il loro concerto.
L'amico vento s'insinuava nelle piccole finestre, del piano alto. Irrompeva nella stanza, facendo vorticare tutto ciò che trovava.
Dal pavimento, la polvere in movimento circolare saliva in alto.
Quando vento e sole s'incontravano, le piccole particelle diventavano oro. Tosca seduta sulla soglia le guardava ballare.
Era al vento che affidava i suoi lavori appena terminati.
Esso li sollevava, per portarli all'altezza delle finestre, ed accompagnarli all'esterno.
Loro volteggiavano in aria, leggeri e lievi come farfalle, per ricadere sui davanzali delle finestre del paese. Si adagiavano sull'erba dei prati, sui rami degli alberi. Pagine di quaderno a righe ricamati da una grafia minuscola e fitta.
La penna di Tosca non conosceva soste, si muoveva sul foglio in movimento ritmico. La ragazza, aveva iniziato ad usarla da piccola. Quando la maggior parte delle bambine, imparava l'arte del ricamo, lei, rimaneva per giorni, nella stanza della Torre ad imbastire storie. Con grande arrabbiatura della mamma, che si
era calmata solamente dopo che il marito, le aveva detto:
Tosca, all'ago, ha preferito la penna, alla stoffa la carta. Vorrà dire che diventerà ricamatrice di parole.
I piccoli messaggi sospinti dal vento, volavano in cielo insieme agli uccelli. Per poi posarsi delicatamente a terra.
Alcune volte atterravano sulle mani delle persone.
Le favole si posavano tra le dita dei bambini, che le afferravano, per leggerle la sera, prima di dormire. Le poesie d'amore: sul palmo caldo degli innamorati, che le appoggiavano sul cuore.
Quelle di speranza, accarezzavano dolcemente, il dorso della mano, degli uomini disperati, che si rincuoravano un attimo.
Quel giorno, i piccioni, inspiegabilmente si zittirono. Il vento si calmò. Qualcuno bussò alla porta della Torre.
I colpi forti e continui, fecero rabbrividire Tosca.
Prese tutti i fogli dal tavolo. Poesie e molte molte favole. Salì le strette scale, fino a trovarsi sul terrazzino. Il vento le carezzò i capelli. Le tolse i lavori di mano, che sospinse nell'azzurro.
Solo dopo vide il suo corpo, volare con loro.


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Serenella Menichetti, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Serenella Menichetti, nella sezione Narrativa, ha pubblicato anche:

:: Intervista a Curzio Malaparte (Pubblicato il 24/04/2020 19:46:59 - visite: 856) »

:: Madri (Pubblicato il 31/10/2018 12:48:50 - visite: 546) »

:: Tormentata scelta. (Pubblicato il 05/11/2016 10:48:21 - visite: 1041) »

:: La Surarnite (Pubblicato il 27/06/2016 15:25:56 - visite: 859) »

:: Gli insaziabili (Pubblicato il 05/06/2016 16:34:24 - visite: 1272) »

:: Odio Amore (Pubblicato il 01/06/2016 19:24:28 - visite: 832) »

:: Solitudine (Pubblicato il 21/10/2014 14:30:24 - visite: 940) »

:: Cotto e mangiato! (Pubblicato il 14/10/2014 19:18:48 - visite: 779) »

:: Il letargo di Chiara (Pubblicato il 03/06/2014 17:43:21 - visite: 1202) »

:: Claudio nome proprio di persona ............ (Pubblicato il 24/05/2014 11:36:06 - visite: 1293) »