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Rimembro (ad un giovane avvocato dagli occhi azzurri).

di Emanuela Lazzaro
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Pubblicato il 09/04/2024 21:00:33

Rimembro ora gli occhi di cielo e cenere tuoi,

anelando l’attimo per scavare,

senza fine temere giammai di un desio

né ignorare se ancora esiste

la natia policromia di un mare

che solo scrutare sa uno sguardo cieco.

 

Eppure il mio fato pare già spento

giacché nelle parole, la vita nostra s’è persa.

Era ieri quando un’utopia danzava

e la mano lieve l’amore feriva,

così come una fiamma sul manto della sera,

scivoli nella grazia d’una breve carezza,

tu, amabile brivido tenue.

 

Ecco, oggi effimere orme io vedo:

poiché sempre fiorisce l’origine di un’anima

ove nulla dice la voce o la penna bianca,

pur se rapita al suo stanco inverno.

 

Suvvia più non fuggire,

poiché anche dalle pagine di un’età morta,

s’alza un’idea che al cuore sussurra

le sue eterne sirene al bivio, tra cielo e terra.


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