Io avanzo perfino immobile
sopra la terra aperta e scopro
che son tutta lavorata e ugualmente
ricca di pioggia.
Non faccio che osservare
dentro la scintilla e nelle cose
che occupano uno spazio
tra le fratture
la gente nuova e quella perduta.
Buona la terra e buono il mare
se oltrepassa la frontiera
o quando – come me –
si lascia attraversare.
[ da Sillabario senza condono, Giuorgia Deidda, PlaceBook Publishing ]