:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Articoli
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 345 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Tue Apr 16 12:56:46 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Una postmodernità misologa

Argomento: Filosofia/Scienza

di guido brunetti
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti gli articoli dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 16/11/2020 18:25:50

Guido Brunetti

Una postmodernità misologa

 
L' analisi della nostra condizione umana mostra quanto le neuroscienze hanno dimostrato in questi ultimi anni. Il cervello umano è una combinazione di bene e male, altruismo ed egoismo, eros e thanatos, bontà e malvagità, miseria e nobiltà.
 
La postmodernità è caratterizzata da anomia, dalla mancanza  di norme, valori, principi, certezze, ideologie. Emerge una società "liquida" (Bauman) e "schiumosa" Sloterdijk), attraversata da consumismo, insicurezza, vulnerabilità. Una vita "liquida", discontinua, frammentata, attraversata da una profonda angoscia esistenziale.
 
L'essere umano si scopre sempre più solo nelle incertezze del vivere, tormentato, come sostiene Leopardi, da una "infelicità nativa". Un individuo infelice. Un io scisso. Una società chiusa al logos, alla metafisica e alla ragione. Una società che già Platone chiamava misologa. Avversione contro tutto ciò che è pensiero, conoscenza. Cresce il culto dell'ignoranza e dell'incompetenza.
 
Il mantra è: "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza". Il nuovo nemico, per Bruckner, è il sapere. Questa incapacità di comprendere e apprezzare la cultura e il pensiero critico è stata definita oicofobia e antropofobia: odio per la cultura e la conoscenza (Finkielkrant).
E' un sistema che "deumanizza" (Socrate) e che distrugge il nostro io interiore. E' l'eclissi dell'uomo. All' homo religiosus è subentrato l' homo technologicus, oeconomicus.  Sono scomparsi Dio e l'anima, la dimensione del sacro e del trascendente.
 
Tutto viene "liquefatto": logos, pensiero critico e autonomo, certezze, categorie, sistemi sociali e filosofici. Il nostro è il tempo di "carenze" (Heidegger) abitato dall'assenza di pensiero, fatto che renderà sempre più difficoltosa l'evoluzione umana (Horkheimer). A  partire dall'infanzia: un soggetto educato al ruolo di "apprendista consumatore" (Packard), tutt'uno con il computer e la tecnologia per poterne eseguire "gli ordini" in maniera "meccanica e irriflessa" (Boeter).
 
Per le sue modalità ossessive e compulsive, la rete sta modificando tutti gli aspetti della nostra personalità, l'intera struttura psichica. Ci mette tutti in comunicazione nel momento stesso in cui ci isola l'uno dall'altro, riducendoci a "monadi comunicanti".
 
L'uomo per questa via subisce una regressione, una mutazione antropologica poiché sta consegnando la propria esistenza a "divinità terrene, immanenti". Si viene così realizzando un sistema di "mercificazione" dell'essere umano. Un soggetto che acquista valore soltanto in quanto genera "profitto", l'unico mezzo valoriale e di pensiero. E' la nuova religione dell'illuminismo tecnologico.
 
E' un sistema che "de-umanizza". E' l'eclissi dell'uomo. Che presenta- lo ribadiamo- un io scisso. Questa condizione lo pone in uno stato di ipnosi, narcosi e ottundimento. In molti soggetti si creano una identità alienante (Lacan), un io patologico, un ego distorto, un logos in sofferenza (Turkle), un' assenza di empatia (Gardner), senso di colpa (Freud), un io falso, schizoide (Laing). Figli di un dio minore, individui isolati, fragili, etero diretti, rancorosi, violenti. Siamo passati dall'uomo a "una dimensione" (Marcuse) all'uomo senza dimensione, all'uomo che "non pensa" (Heidegger).
A favorire questo processo hanno contribuito parecchie concezioni filosofiche e culturali, come, ad esempio, il "posmodernismo", che ha determinato la fine delle ideologie, il ridimensionamento dell'uomo e della sua facoltà di pensiero, i processi di irrazionalismo, di omologazione e massificazione, il rifiuto di Dio, logos, religione, filosofia, verità consolidate e l'affermazione del nichilismo e del "pensiero debole".
 
Di qui, il post-pensiero, la post-verità, la post-conoscenza.
 
In realtà, è il pensiero- il logos- a definire la nostra specificità, la nostra identità più profonda. Pensare ed essere- diceva il filosofo Parmenide- sono la stessa cosa. Il pensiero è in fatti comune a "tutti" (Eraclito). Posso benissimo- scrive Pascal- concepire l'uomo "senza mani nè piedi né testa. Ma non posso concepire l'uomo senza pensiero:  sarebbe una pietra o un bruto". Sono- chiarisce Cartesio-"una cosa pensante" (res cogitans), un "Io pensante" (Hegel). un essere che riflette, dubita, afferma, nega, sente, immagina.
 
 

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore guido brunetti, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

guido brunetti, nella sezione Articolo, ha pubblicato anche:

:: [ Filosofia ] La magia del Natale. Fede e ragione, Dio e scienza (Pubblicato il 21/12/2022 08:56:03 - visite: 152) »

:: [ Scienza ] Dall’inferiorità biologica ai grandi talenti delle donne (Pubblicato il 18/11/2022 15:32:04 - visite: 193) »

:: [ Scienza ] La salute mentale (Pubblicato il 09/10/2022 15:20:07 - visite: 189) »

:: [ Filosofia/Scienza ] Uomo, Dio, Big Bang: frammenti di conoscenza (Pubblicato il 27/02/2022 15:35:33 - visite: 203) »

:: [ Letteratura ] Frammenti di letteratura: i grandi autori (Pubblicato il 27/03/2021 09:41:59 - visite: 370) »

:: [ Scienza ] Tradotta in francese la biografia di Guido Brunetti (Pubblicato il 27/02/2021 17:59:26 - visite: 391) »

:: [ Scienza ] Moralità e coscienza nell’ uomo e negli animali (Pubblicato il 09/01/2021 09:07:25 - visite: 408) »

:: [ Filosofia/Scienza ] Saggezza, interiorità e cura dei disturbi psichiatrici (Pubblicato il 02/12/2020 12:40:35 - visite: 372) »

:: [ Filosofia/Scienza ] Riflessioni sulla condizione umana (Pubblicato il 30/11/2020 18:09:39 - visite: 382) »

:: [ Letteratura ] La donna angelicata (Pubblicato il 28/11/2020 09:14:01 - visite: 1005) »