La casa dove attendere confinava con il giardino.
All’orizzonte morbide ombre fasciavano
i fianchi remissivi delle colline, come pepli.
Ricordo in gola la nostalgia, il suo cordoglio.
Una gioia occulta asfissiava gli uccelli.
Sebbene non fosse ancora divenuto il passato
quel tempo prendeva posto con orgoglio
al passaggio del suo trionfo sentimentale.
Ora è l’unico bene tra le cortine di questi
sordidi silenzi ritti intorno alla pietà attonita
alla cura che stenta si leva sulla mistica rovina.
Torturare il tempo al suo muro germano
non servì che a ebeti suffragi d’oche, alle loiche
favole, all’ebbro pathos delle parabole.
Prova a dire il numero di quest’anno innumerabile
a chiamare luce la lisa seta rivoltata della stagione
che frecciava orgasmi a deviare alle rondini le rotte.
Trova nella notte la forma che sia martire del giorno.
Non tu, ma il desiderio di te mi ha ispirato
una bibbia dai fogli immacolati.
In questo vuoto dove vigoreggia acuto il male
giro intorno alla stalattite della tua assenza
come uno senza più anima, eppure un animale.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Pietro Menditto, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.